La chirurgia e gli interventi per rimarcare il mento
L’equilibrio del viso, l’eleganza del profilo e del collo dipendono in larga misura dal mento. Gli interventi di mentoplastica additiva modificano la proiezione e le proporzioni orizzontali con l’innesto di elementi protesici (alloplastici). L’operazione deve essere progettata con attenzione per intervenire con misura ed evitare sproporzioni insoddisfacenti. Dati i cambiamenti che possono modificare il viso durante l’età puberale, è consigliato intervenire solo dopo i diciott’anni. Infine, può essere necessaria una visita odontoiatrica ortodontica preliminare tesa a valutare i problemi di occlusione e masticazione. Lo staff del centro si preoccuperà di spiegare tutte le precauzioni e le attività necessarie alla preparazione dell’intervento.
La mentoplastica: dettagli sulla procedura, il decorso e le possibili complicanze
L’operazione e l’innesto protesico al mento
La mentoplastica additiva è un’operazione che viene svolta in anestesia generale o locale sotto sedazione. L’operazione richiede, circa, una o due ore; può utilizzare la metodica submentale (incision sotto la naturale piega submentale) o intraorale (incisione da canino a canino a circa 5 mm dall’inserzione della gengiva aderente). Di seguito, il chirurgo prepara la sede destinata ad accogliere la protesi e procede con l’inserimento degli elementi in forma solida o in gel siliconico. Il design e il volume della protesi giocano un ruolo centrale per il risultato finale e, dunque, per l’armonia complessiva del volto. La decisione sulle protesi viene concordata con il paziente durante la visita preliminare – passaggio imprescindibile per offrire una proiezione dell’esito operatorio.
Decorso post-operatorio della mentoplastica
Al termine dell’operazione il paziente rimarrà sotto osservazione per qualche ora in caso di anestesia locale; mentre, è richiesto il ricovero per una notte per l’anestesia generale. La sintomatologia dolorosa nella regione mentoniera dura pochi giorni ed è generalmente controllabile con antidolorifici e antinfiammatori. Le operazioni intraorali possono essere seguite da un modesto sanguinamento nelle 48 ore successive; l’intervento submentale prevede una medicazione per evitare spostamenti della mandibola. È consigliato sollevare la testa quando ci si trova in posizione supina. I punti di sutura sono rimossi dopo una settimana o dieci giorni.
Le possibili complicanze della mentoplastica
Le complicanze della mentoplastica additiva sono limitate. Come per qualsiasi altro intervento chirurgico, sarà presente un edema con lividi, questo si estenderà lungo il collo. Tale conseguenza verrà risolta nei primi giorni dall’intervento. Diversamente, le infezioni sono rare e le allergie verso i materiali chirurgici clinicamente irrilevanti. Per quanto non comuni, l’operazione comporta alcuni rischi specifici: reazioni anomale e dolorose dei tessuti attorno alla protesi, spostamento della protesi, infiammazione dei tessuti e fuoriuscita della protesi, i danni a nervi e vasi sanguigni (di rado permanenti), rottura della protesi a seguito di traumi locali, i ritardi di guarigione delle ferite e necrosi cutanee. In ogni caso, come già accennato, l’intervento è nella stragrande maggioranza dei casi sicuro e offre un risultato definitivo.
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