L’armonia del volto e gli interventi chirurgici
Il mento gioca un ruolo cruciale per l’armonia del volto. Una sporgenza eccessiva può essere percepita come un difetto che potrebbe addirittura compromettere la stima di sé. La medicina estetica non ha ancora proposto trattamenti capaci di offrire una risposta valida a questo problema. Dunque, la procedura chirurgica è l’unica strada percorribile. La mentoplastica riduttiva è un’operazione tesa a ridimensionare o modellare la sporgenza ossea per ottenere un profilo più lineare e un volto simmetrico. In alcuni casi, questa può essere combinata con una liposuzione. L’intervento deve essere pianificato con attenzione dato l’impatto che avrà sull’aspetto del paziente. Di seguito, entriamo nel dettaglio della procedura e del decorso post operatorio. Per maggiori dettagli e per fissare un appuntamento, non esitare a contattare il centro.
La mentoplstica: dettagli sull’operazione e sul decorso post-operatorio
L’operazione di riduzione della sporgenza del mento
La mentoplastica riduttiva può essere effettuata con la metodica diretta o scorrevole, in entrambi i casi, il paziente è sottoposto ad anestesia generale. Qualora si scelga di intervenire direttamente, il chirurgo eseguirà un’incisione o sotto al mento o sotto la gengiva. Di seguito, lavorerà con una fresa in modo da ridurre il volume dell’osso e da limitare, di conseguenza, la sporgenza del mento. Diversamente, la riduzione scorrevole consiste nello spostare il segmento osseo all’indietro in modo che sia meno visibile. Al termine della procedura, si procede con la sutura (le cicatrici non sono visibili sul viso). Date le differenze importanti fra le due metodiche e fra le caratteristiche soggettive dei paziente, non è facile definire una durata precisa. In linea generale, si può dire che il termine minimo è di un’ora e mezza e quello massimo di quattro ore.
Riduzione del mento: decorso post-operatorio
Al termine dell’operazione, il paziente deve rimanere a riposo per 48 ore. Durante i primi giorni, è possibile che accusi un leggero fastidio al viso, gonfiore alla bocca e al mento. Il coagulo e l’ematoma si risolvono nel giro di pochi giorni e i punti sono rimossi entro la prima settimana. La buona prassi vuole che l’andamento del decorso sia monitorato periodicamente per risolvere con tempestività qualsiasi piccola complicazione. Malgrado l’importanza dell’operazione, la fase di convalescenza è limitata. Nel giro di due settimane circa, il soggetto potrà riprendere le normali attività.
Le complicanze della riduzione del mento
Come per tutte le procedure chirurgiche, esistono delle possibili complicanze più o meno comuni e più o meno rare. In generale, la mentoplastica riduttiva è abbastanza sicura e i problemi sono risolti autonomamente nel giro di pochi giorni. I pazienti più a rischio possono essere soggetti a infezioni, coaguli di sangue, gonfiore eccessivo, perdita di sensibilità e lividi. Non essendoci innesti protesici, tuttavia, queste conseguenze si verificano in un numero di casi molto limitato (inoltre, non c’è alcun rischio di rigetto). Il trattamento farmacologico del dolore viene indicato dal medico al termine dell’operazione.